Come accade a noi essere umani, anche la pianta della vite possiede un proprio ciclo vitale; possiamo definire giovane la pianta dal suo primo al terzo anno di vita, adulta la vite dal suo quarto al venticinquesimo anno di vita ed infine vecchia quando ha più di trent'anni.
Come un quadro ha bisogno ed è impreziosito dalla sua cornice, anche la nostra cantina godeva della propria vigna che la circondava, bella e ricca nella sua vegetazione. Giunto ormai al suo 35esimo anno di vita, però, il nostro vigneto era diventato vecchio e la sua produzione era notevolmente diminuita. Ci ha regalato la sua ultima vendemmia, nel 2016, ed è poi stato estirpato, quasi come un eroe che ci consegna la sua ultima vittoria.
Ma per ogni vita che si spegne, una nuova ne nasce e prontamente abbiamo preparato il terreno lo scorso anno ad accogliere un nuovo rigoglioso vigneto. Finalmente, dopo lo scasso e il periodo di riposo, lo scorso mese abbiamo piantato le barbatelle di Montepulciano, vero orgoglio abruzzese. Le piccole piantine stanno crescendo a vista d'occhio ed è già possibile ammirare il primo fogliame.
Come un quadro ha bisogno ed è impreziosito dalla sua cornice, anche la nostra cantina godeva della propria vigna che la circondava, bella e ricca nella sua vegetazione. Giunto ormai al suo 35esimo anno di vita, però, il nostro vigneto era diventato vecchio e la sua produzione era notevolmente diminuita. Ci ha regalato la sua ultima vendemmia, nel 2016, ed è poi stato estirpato, quasi come un eroe che ci consegna la sua ultima vittoria.
Ma per ogni vita che si spegne, una nuova ne nasce e prontamente abbiamo preparato il terreno lo scorso anno ad accogliere un nuovo rigoglioso vigneto. Finalmente, dopo lo scasso e il periodo di riposo, lo scorso mese abbiamo piantato le barbatelle di Montepulciano, vero orgoglio abruzzese. Le piccole piantine stanno crescendo a vista d'occhio ed è già possibile ammirare il primo fogliame.
In questi giorni ci siamo occupati della sistemazione dei pali, che garantiscono alla vite robustezza, durata e stabilità e sono essenziali per l'apparato ipogeo della pianta, che ha la funzione di ancoraggio al terreno e assorbimento delle sostanze nutritive.
Tra i materiali proposti dall'industria per la viticoltura, abbiamo preferito utilizzare i pali in acciaio inox per la sua elevata resistenza alla corrosione, la flessibilità e l'elevata durata nel tempo (per tutta la vita del vigneto). I pali in acciaio inox, inoltre, si adattano particolarmente alle colture altamente meccanizzate, come nel caso del nostro vigneto a filari.
Per i pali "da tiro" che sorreggono il peso dell'intera fila abbiamo invece scelto il cemento precompresso colorato con sostanze minerali, dall'aspetto più naturale ed in armonia con l'ambiente circostante.
Con la messa a dimora delle barbatelle e l'impianto dei pali di sostegno, abbiamo eseguito i primi passi che porteranno alla nascita dei nostri cinque ettari di Montepulciano, vero principe d'Abruzzo.